giovedì 5 aprile 2012

Ex tempore: la casa del dolore

Un'architettura basata su un fatto che ci ha arrecato dolore

Oggi a lezione il prof. ci ha fatto fare un ex tempore dicendoci di cercare di realizzare una casa basandoci su una senzazione di dolore.
All'inizio c'è stata una specie di crisi, nel senso che mi è sembrata una cosa assurda e soprattutto del tutto nuova, quindi non riuscivo a capire come una sensazione potesse trasformarsi in un edificio. Poi, riflettendo anche sulla lezione ascoltata in cui è stato spiegato come un'azione o una sensazione fossero la base per la realizzazione di un'architettura, ho cercato di sforzarmi e di pensare alle caratteristiche architettoniche she mi provocavano dolore e inquietudine e questo è il risultato!


Ho interpretato il dolore come una sensazione provocata da una rottura, da una lacerazione, evidente nei percorsi che ho creato, nelle forme ma soprattutto nelle bucature.

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